BARCELLONA HARLEY’s DAYS

BARCELLONA HARLEY’s DAYS

Quando comincia un viaggio? A questa domanda si posso dare diverse risposte, tutte giuste e tutte diverse tra loro.

<b>DOMENICA 6 LUGLIO </b><br> Molti pensano che il viaggio comincia quando carichi la moto, altri quando giri la chiavi e premi il pulsante START, per far partire il motore ed altro ancora. Il nostro viaggio è cominciato da molto tempo, da quando seduti davanti ad una birra, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: perché per il raduno Hog di Barcellona non affittiamo una casa e partiamo prima? E così nel mese di dicembre 2007, un po’ come facevano i carbonari con le luci basse nelle vecchie osterie di Roma, prendiamo la decisione di trascorrere una settimana a Barcellona insieme, ma soprattutto di partire via terra. Il grande organizzatore Trix , grazie alla sua abilità con il computer, ci invia alcune mail con foto e prezzi di diverse case in centro o fuori città . E qui la mente già elabora sogni e mete lontane. Qualcuno sogna incredibili conquiste altri forse, aspettano il naturale evolversi degli eventi. La decisione viene presa, Trix ci invia piantina e foto dell’appartamento. Non si torna indietro. Nei successivi 6 mesi, il nostro gruppetto, composto da Trix, Spillo, Paul, Ao-000, Federica Calimero e BBruciato, sogna ad occhi aperti, aspettando il giorno fissato per la partenza. Il tempo scorre e finalmente arriva il giorno della partenza, che per ironia della sorte è fissato per il 6 luglio, ovvero il giorno dopo la cena del Forvm Roma Chapter, in quel di Fregene. Nel corso della cena il nostro Paul, insieme ad altri, riceve i colori, dopo una sonora serie di amichevoli e sentite pacche sulle spalle…. Sono le 5,00 di domenica mattina. E’ ancora buio e abbiamo dormito pochissimo. Roma, la nostra città dorme al fresco e 3 Harley Davidson si danno appuntamento sulla Via Aurelia e si dirigono verso la stazione di servizio Tirreno Est, sulla autostrada Roma – Civitavecchia dove è stato fissato l’appuntamento. Spillo, Paul, Federica e Calimero in perfetto orario alle ore 5,30 arrivano alla stazione di servizio. Mancano Trix e Bbruciato dato che Ao-ooo ci raggiungerà a Savona. E dire che l’abitazione di Trix dista solo 10 minuti dal luogo dell’appuntamento e che Bruciato ha dormito da lui !!!!!!!!!! Dopo un’ora e mezza l’attesa viene interrotta da un laconico Sms : “ STIAMO ARRIVANDO”. Alle ore 7,00 arrivano i due dormiglioni. Scuse di rito, grandi pacche sulle spalle e Trix con la classe che lo contraddistingue ci omaggia di una Pin d’argento, che ha fatto realizzare, con impressa la sigla della via Aurelia che ci accingiamo a percorrere: SS 1. MITICO ! Tutti fissano la pin sul gilet e subito dopo alle ore 7,15 saliamo in moto, giriamo la chiave, spingiamo start e partiamo. E’ una chiara mattina di sole, non si vede una nuvola e il cielo si riflette sui fari della mia springer. Il dolce rumore degli scarichi delle moto ci accompagna, mentre un poco assonnati cominciamo a macinare chilometri, guidati dal nostro Road Captain BBruciato. Breve sosta dopo circa 100 km. per un caffè e si prosegue. Alcuni accusano la stanchezza della festa della sera prima e conseguente alzataccia, ma la meta è lontana e la strada da percorrere è lunga. Ogni tanto tra di noi ci scambiamo un saluto, un gesto di incoraggiamento. Il pollice verso l’alto è la risposta che tutto è ok. Questa unione mi ricorda che siamo parte del Forvm e che insieme ci siamo sempre aiutati e abbiamo superato le difficoltà che a volte si sono presentate. La splendida giornata è rovinata da notizie poco rassicuranti sulle condizioni di salute del papà di Federica, ma alla fine anche questa brutta situazione si risolverà, e faccio presente che tutti i partecipanti hanno fatto sentire a Federica la loro amicizia con grande affetto e discrezione. Ma per me non è stata una sorpresa. Finalmente dopo Savona, mentre il tempo si è annuvolato, incontriamo Enrico Ao-oooo, che ci aspetta nella più brutta area di servizio d’Italia. Ora il gruppo è al completo e, dopo un rapido e leggero pranzo, partiamo in direzione Barcellona. Il confine non è lontano, ma abbiamo deciso di pernottare comunque in Francia, e di ripartire per la Spagna il lunedì mattina. Non abbiamo una meta precisa, perché vogliamo cercare di percorrere più km. possibili. Attraversiamo il confine e comincia subito lo strazio dei caselli autostradali, una vera infinità. Inoltre la benzina è molto più cara che da noi. Verso le ore 17,00 decidiamo di dormire nella cittadina di Arles, che Federica ed io conosciamo perché vi abbiamo trascorso un periodo di vacanza due anni fa. Siamo nella regione della Camargue, famosa nel mondo per i tori, i cavalli e le zanzare…… Giriamo alla ricerca di un albergo possibilmente con il garage per i nostri mezzi, e alla fine troviamo quello giusto per le nostre esigenze, pulito vicino alla strada principale. Negli occhi ho ancora i colori dei diversi paesaggi attraversati, sia in Francia che in Italia,i fiumi i campi coltivati e i prati verdi. Il corpo comincia ad accusare la stanchezza, la tappa è stata di 944 km. gli occhi si socchiudono, ma basta una doccia e siamo nuovamente in moto per andare a cena. Dopo un brevissimo giro, ci sediamo ad un ristorante. Carletto sfoggia un francese scolastico che comunque permette a tutti di mangiare il piatto desiderato, malgrado l’assalto continuo delle zanzare. Dopo cena una breve sosta per la foto di gruppo e si torna in albergo. Siamo un gruppo abbastanza affiato, sempre pronto alla battuta ed allo scherzo. La parte del leone la fà Bbbruciato che a caz..te non è secondo a nessuno….. e poi seduti al tavolo con un bicchiere di vino e gli amici giusti ci vuole poco per essere felici. Fissiamo l’ora della partenza del giorno dopo e di corsa filiamo a letto. <br><br> <b>LUNEDI 7 LUGLIO 2008</b><br> Il sole filtra tra le tende della stanza d’albergo e mi ricorda che anche oggi mi aspetta un’altra giornata in sella mia H-D. Dobbiamo arrivare a Barcellona, mica a Latina ! Breve colazione e dopo aver caricato le moto (io per ultimo) e aver spiegato bene la differenza dei cartelli stradali francesi con i nostri, partiamo. Malgrado le raccomandazioni, BBruciato al primo bivio sbaglia strada, ma risolviamo subito. Ci arrivano nel frattempo diversi SMS da parte di amici del Forum che chiedono notizie sul viaggio e la cosa fa piacere a tutti. Il nostro gruppo è unito anche se gli elementi sono distanti. E questo per me lo rende unico. Il tempo è nuvoloso, ma non piove. C’è tanto traffico di camion, cosa non presente il giorno prima perché domenica. Un vento forte e fastidioso ci disturba parecchio. L’asfalto corre veloce sotto le ruote e i cartelli autostradali ci indicano che la meta è sempre meno lontana. Breve sosta ancora nel territorio francese, dopo aver scavalcato 9 km. di coda in autostrada, in modo non proprio regolare. Pranzo a base di panino e caffè imbevibile e dopo circa 70 km. entriamo in Spagna. Foto di rito. Osservo i miei compagni di viaggio. I volti appaiono rilassati, lo spirito ne trae giovamento e BBruciato cazzeggia come al solito, mentre A0-ooo strilla ancora come se fosse alla ricerca perenne dell’eco. Alle ore 15,00 arriviamo finalmente a Barcellona. BBruciato cartina alla mano ci conduce senza indugi alla via di casa… INCREDIBILE. Sarà fortuna o bravura fatto stà che trova subito la strada. Parcheggiamo la moto e scarichiamo i bagagli. La casa si trova al primo piano di un palazzo al centro di Barcellona, vicino alla bellissima Sagrada Familia. L’appartamento è molto curato e spazioso ed è esattamente come lo volevamo. Mandiamo vari SMS sia per tranquillizzare chi è rimasto a Roma, ma, senza cattiveria, anche per far rosicare un po’ tutti. Per prima cosa facciamo i conti e saldiamo l’appartamento. Per la notte abbiamo prenotato un garage sotto casa grazie all’intervento di Mr. Poeta, che da Roma è riuscito a trovare la sistemazione ideale per le moto. Breve sosta al bar sotto casa e poi mentre qualcuno si riposa Spillo, Paul, Ao-ooo, Bruciato e io andiamo al supermarket per allestire la cambusa . Entriamo carrello alla mano e subiamo l’attacco di BBruciato in una delle sue migliori performance. Malgrado Marco, facciamo la spesa e torniamo a casa. Riposo salutare, radio accesa e poi aperitivo al bar sotto casa a base di panzanella e frittata di patate. Usciamo, è sera e giriamo per Barcellona, dopo poco vediamo la Sagrada Familia. Emozionante !! Ci dirigiamo verso il quartiere Barcelloneta e grazie a Paul ceniamo in un locale chiamato la Bombeta dove consumiamo una cenetta discreta e saporita. Vaghiamo nella notte di Barcellona, nella zona del porto, allietati dalla musica dei disco pub e dalla sirena del blocca disco di Enrico che rompe le scatole a tutta la zona del porto. I nostri gilet non passano inosservati, siamo sicuramente i primi motociclisti stranieri arrivati per il raduno. Gli sguardi della gente lo fanno capire. Torniamo tutti insieme a casa e dopo poco il sonno prende il sopravvento. Mi correggo non tutti. Infatti Bruciato cerca nella televisione quelle emozioni che non vive da tempo …. E intanto le ore passano, ma alla fine crolla anche lui sotto il piumino. E non dico altro! <br><br> <b>MARTEDI 8 LUGLIO.</b><br> Sono le otto di mattina, i rumori degli abitanti e il profumo del caffè allieta il risveglio. Alcuni abitanti della casa sono già attivi e seduti al tavolo consumano la prima colazione con caffè latte biscotti e marmellata. A poco a poco tutti ci ritroviamo intorno al tavolo e lo spirito è sempre quello giusto, si ride si scherza sempre senza offendere. Usciamo e sempre lentamente (a Barcellona ci sono più semafori che in tutta Italia) arriviamo alla concessionaria Harley Davidson . Solita spesa, chi per se chi per gli affetti rimasti a casa. Dopo un bel po’ di tempo ripartiamo in cerca del ristorante per la cena di venerdì, che faremo con tutto il gruppo. La stradina è bella e panoramica, tutte curve e vista mare, peccato che bisogna prestare molta attenzione ai camion, che transitano numerosissimi per la presenza di una cava nella zona. Trovata la sistemazione che crediamo giusta, malgrado una attesa sotto il sole ci dirigiamo verso la playa per il meritato riposo. Vista delle bellezze locali (ragazze), che allietano lo spirito e i pensieri, mentre altri acquistano collanine e monili vari. Faccio presente che solo i single si guardano intorno dato che le ragazze in spiaggia sono numerose e abbondanti. Forse mento un po’, ma mi hanno pagato bene. Una bellissima ragazza tedesca sdraiata al sole, con pochi grammi di stoffa addosso, al tentativo di approccio di Bruciato risponde che preferisce studiare. Lui molto elegantemente si allontana… ma sappiamo che in fondo è un bravo ragazzo. Torniamo a casa, circa 30 km. solito traffico caotico e passiamo davanti al luogo del raduno che ancora non è pronto. Ceniamo a casa con pasta al sugo, carne ai funghi e ananas. Poi intorno la tavolo, con un bicchierino, Bruciato sotto effetto pancia piena annuncia: “Ragà faccio l’elefantreffen con l’Harley” e giù una discussione che è durata fino a tardi con ricordi di moto di quando eravamo ragazzi. Ad un certo punto Enrico “sbrocca” e per scherzare lancia un bottiglia di plastica da 2 litri di Coca cola chiusa e piena, in direzione di BBruciato. Il ragazzo di Latina prontamente schiva e tocca appena la bottiglia, che urtando il montante della finestra precipita in strada, esplode e parte a razzo sotto le auto in sosta poste al lato opposto della strada. Contemporaneamente il contenuto della bottiglia inonda completamente il portone a vetri. La situazione potrebbe degenerare ma tutto per fortuna rientra tra risate e “annvedi la coca cola marinara che è partita a ritroso come na’ seppia”. Si cazzeggia fino all’una poi tutti a nanna. P.S. Trix si è sempre riposato sul divano in salone….. vicino a noi. <br><br> <b>MERCOLEDI’ 9 LUGLIO</b><br> Ci alziamo e il tempo non è bellissimo. Mentre facciamo colazione dalla finestra scorgo la bottiglia di Coca cola che è sempre dalla parte opposta della strada. Risate. Il gruppo si divide: Ao-oo Spillo e Trix vanno a visitare lo stadio del Barcellona mentre Bruciato, Paul , Federica e io andiamo in metro alla scoperta della città. Visitiamo il mercato, la cattedrale e giriamo a piedi per almeno tre ore. Bruciato acquista un cd di musica spagnola da un suonatore di chitarra di strada. Stanchi e “bisognosi” torniamo a casa e troviamo gli altri seduti al bar dove consumiamo il pranzo: mitica tortillia di patate e pane bagnato con pomodoro. Poi una volta saliti a casa il gruppo dello stadio va al mare e noi rimaniamo a riposare ed ascoltare il cd di Marco. Bella frase di Spillo che guardandomi con gli occhi che esprimono una felicità raramente riscontrata mi dice: “Questa vacanze mi piace perché è come quando ero ragazzino”. La sera usciamo ben decisi a cenare a base di paella e poi comincia la notte (non per tutti). La cena è stata discreta, grandi risate a tavola, atmosfera allegra e si organizza la giornata di giovedì perché arriva il gruppo. Vorremmo organizzare un benvenuto al porto ma la situazione logistica e l’assenza di mezzo a 4 ruote ci impedisce di mettere in atto i buoni propositi. Si rimonta in sella e già per il viale si sente il rumore delle prime moto. Mentre salutiamo i primi bikers, contemporaneamente cerchiamo di capire da dove vengono, comunque i saluti sono sempre ricambiati. E’ questo che mi e ci piace, non voglio essere retorico ma il fatto di vedere persone provenienti da altre nazioni spinti dalla nostra stessa passione, rinfranca lo spirito. <br><br> <b>GIOVEDI 10 LUGLIO</b><br> E’ mattina. Oggi arriva il Forum alle ore 15,00 circa. Durante la colazione Spillo Enrico e Trix decidono di andare a lavare le moto e fare un salto al raduno per cercare di effettuare la registrazione in anticipo. Noi 4, Paul BBruciato Federica e io decidiamo di andare a visitare il parco guell, situato nella parte alta di Barcellona. Tralascio la descrizione perché l’architettura delle case e delle panchine non può rendere giustizia. Uniche. Bisogna vederlo ed ammirarlo. Mattinata caldissima ai limiti del sopportabile. Terminata la visita raggiungiamo gli altri al mare, distesi al sole circondati da una moltitudine di ragazze che si abbronzano con poco cotone addosso….. ma noi abbiamo occhi solo per le moto (frase di rito). Verso le 14,30 cominciamo a raccogliere le nostre cose e a vestirci, mentre Trix è al telefono con Lello che conferma l’arrivo del gruppo alle ore 15,00. Infatti dalla spiaggia abbiamo visto il traghetto arrivare. Puntuali siamo giunti al porto e aspettiamo il gruppo in una zona vicino l’uscita perché la vigilanza non ci ha fatto entrare. Passa il gruppo del Roman Village, passano altri riders, passa il Roma chapter, il tutto scandito anche dal suono dei clacson dei camionisti che ci salutano al loro passaggio. Fa caldo, siamo andati via dal mare senza fare la doccia e la sabbia, mista alla salsedine, non sono certo un piacere con i vestiti addosso. Ma vedere il nostro gruppo e il calore con cui ci hanno salutati ci ha fatto un piacere enorme. Foto di gruppo, grandi abbracci con tutti, e si leggeva negli occhi in particolare dei “ nuovi” un’ ansia di fare più cose possibili. Il nostro piccolo gruppo si divide, una parte accompagna il Forum in albergo, mentre altri accompagnano la Familia Verrelli a casa che si trova nel nostro condominio. Breve sosta, il caldo si è fatto micidiale, ma si riparte in direzione del raduno e nel tragitto abbiamo fatto sentire il nostro sound alla città, e svicolando nel regolare traffico di Barcellona arriviamo nella zona della fiera dove un gigantesco striscione con il logo dell’evento domina la piazza. Ci registriamo per il parcheggio e andiamo a visitare gli stands e a ritirare i rally paccage e pigramente ci aggiriamo negli stand sia dentro il villaggio che fuori. Fa un caldo che ti toglie le forze, ma malgrado tutto alcuni di noi fanno acquisti. Incontriamo altri amici del Forum e scattiamo altre foto , incontriamo l’Hog manager Mauro Rivoltella e una volta constatato che i ragazzi hanno preso possesso di tutta la situazione, decidiamo di tornare a casa. Ceniamo sotto casa, e malgrado Trix volesse portar via la panca con la catena del portafoglio, dopo una breve doccia alle 23,30 usciamo per andare al raduno. Al nostro arrivo scopriamo che il parcheggio interno è chiuso, e con qualche difficoltà e grazie al carisma di BBruciato che in perfetto (!) inglese parla con la vigilanza e dopo un po’ riusciamo ad entrare. Il piazzale interno è mezzo vuoto, il grosso dei bikers arriverà domani, gli stand ufficiali sono vuoti, ma i presenti girano lo stesso per il gusto di salutare e ritrovare vecchi amici e compagni di tanti km. Facciamo un salto in discoteca, ma è tardi e la giornata torrida mi ha sfiancato. Con Federica, Spillo e Paul andiamo a casa. Ma prima di andare via Paul si fa cucire i colori sul gilet e con un sorriso ampio come il mare indossa il gilet ed è come se camminasse su una nuvola. Altre pacche sulle spalle già duramente provate la sera della festa. Per questo lo apprezzo e stimo perché i colori li ha portati da Roma apposta, non so se mi spiego. Gli altri nel frattempo sono andati in giro sempre nella speranza di divertirsi e fare nuove amicizie … speranza appunto. Entriamo in casa, stanchi e affaticati, la giornata è stata bella ma impegnativa e mentre scambiamo 4 chiacchiere seduti al fresco sentiamo il rumore delle moto degli altri che avevano la speranza di trovare il divertimento. Speranza appunto. <br><br> <b>VENERDI 11 LUGLIO</b><br> La giornata si prospetta sotto i migliori auspici: mattinata e pomeriggio al mare, e serata con cena sulla terrazza vista mare a circa 30 km. da Barcellona. Location molto carina che ci è costata mezza giornata di vacanza per trovarla e tante telefonate fatte da Trix. Dopo la colazione ci siamo separati e una parte di noi si è recata all’albergo per prelevare il gruppo, mentre altri tra cui io, procedendo a rilento affrontiamo tutto con più calma. Arriviamo in spiaggia con discreto ritardo e con stupore vediamo che non c’è una moto. Mentre leghiamo le moto arriva Trix dicendo che il gruppo è particolarmente lento e che ci avrebbero raggiunti. Piano piano alla spicciolata arrivano Spillo, Sboing, Maiolica, Bullons l’Argentino ed altri insieme prendiamo possesso di ombrelloni e lettini. Mentre tutti si tolgono le magliette Paul invece si veste perché a causa della carnagione chiara teme di scottarsi al sole. Un vero spettacolo. Come al solito il sole splende nel cielo e la temperatura è alta, il panorama dei corpi al sole distrae i bagnanti mentre l’acqua è invasa dalle meduse che vengono raccolte dalla guardia costiera.. Breve pranzo sulla spiaggia e mentre altri amici arrivano alla spicciolata siamo nuovamente sdraiati al sole intenti al dolce far niente. Torniamo a casa per una doccia e dopo aver preso un aperitivo con la Familia Verrelli andiamo di corsa verso l’albergo. Sono tutti o quasi pronti e quindi dopo poco ci mettiamo in cammino per andare a cena. C’è uno spirito allegro, vedo tante persone emotivamente coinvolte, alcuni forse troppo, la fila di moto è lunga e la marcia viene rallentata da una serie interminabile di semafori. Malgrado tutto, anche qualche eccesso di euforia, arriviamo al ristorante che dovrebbe servici la cena. Bel posto, molto suggestivo al tramonto con i tavoli sistemati sulla terrazza in pietra e vista mare. Purtroppo la cena si è rilevata non in linea con le aspettative. Dispiaciuto, per questo, ci siamo anche sentiti apostrofati in malo modo da un personaggio che ci dava dei cog….ni (?) . A questo punto dopo un breve ma sentito botta e risposta Spillo, Federica, Trix e io ci siamo alzati e andati via seguiti da Andrea con Alessandra e da altri. Poteva una serata negativa finire qui ? Neanche per idea. Giunti al raduno ci viene negato l’accesso al parcheggio e in circa 50 moto ci siamo ritrovati fuori dal nostro evento. Gli addetti chiamano addirittura la polizia che si trova ferma a 10 mt di distanza veramente ridicoli perché nessuno ha degenerato. Dopo circa 15 minuti arriva il nostro Hog manager che con pazienza ascolta gli sfoghi di alcuni presenti. Ma almeno lui si è presentato, non avendo tra l’altro voce in capitolo. Deluso mi allontano non dopo aver ringraziato comunque Mauro. Questa giornata nata bene e finita malissimo non finisce mai. Torniamo a casa e, sorpresa, la lavatrice si è bloccata. Uffa. Tutto il bucato di Trix è ancora da finire di lavare. Faccio ripartire l’elettrodomestico e stendo il panni dell’amico . Vado a letto, domani parto e lascio la Spagna, e forse a causa degli ultimi eventi, sono meno triste del dovuto. <br><br> <b>SABATO 12 LUGLIO</b><br> E’ l’ultimo giorno. Gli amici ancora risentono delle vicende della notte precedente ma dopo un po’la spinta del gruppo, la voglia umana di lasciare le brutte esperienze alle spalle prende il sopravvento. Usciamo e andiamo al raduno, chi per cambiare maglietta o pin chi per fare gli ultimi acquisti. Durante il giro per gli stand, dopo aver consumato un gustoso panino al chiosco consigliato da Trix, il gruppo prende una decisione: tornare a Roma con il traghetto insieme a Carlo e Federica. Andiamo di corsa al porto ma la biglietteria è chiusa e riapre alle 16,30. non è il caso di rimanere nell’incertezza. Vicino casa c’è una agenzia di viaggi anche se dal nome inquietante: SALMA. Però i nostri ragazzi dopo circa un’ora tornano con i biglietti in mano. Ora non resta che fare i bagagli e andare via. Le ultime ore nella casa le trascorriamo chi leggendo, chi dormendo e chi girando per gli ultimi acquisti chi senza fare nulla di preciso. Ci arriva anche un sms da parte del direttore Mr.Prozac, che con parole da amico,in riferimento alla serata di venerdì, solleva il morale di tutti noi. Sono le 16,30 e dopo aver caricato le moto , partiamo in direzione del porto, è la solita strada, ma la percorriamo più lentamente, quasi a voler assaporare gli ultimi momenti in terra spagnola. Siamo al porto sotto la nave e qui termina il mio piccolo racconto di questa vacanza trascorsa con amici veri che hanno sopportato le mie paranoie e brontolii vari. <br><br> Agli amici del Forvm, perchè spero che nulla ci dividerà, grazie per la bella esperienza . Mr Calimero. <br><br> Schede partecipanti in ordine alfabetico: Enrico Mr.aooo, Marco M.BBruciato, Federica, Paul Mr. Nela, Sandro Mr.Spillo, Massimo Mr. Trix e Carlo Mr. Calimero.<br><br> <b>Mr. Ao-oo:</b> Grande oratore sempre pronto per quattro chiacchiere e a dare una mano. Si vede che vive in montagna anche da come guida la moto perché non riesce proprio ad andare dritto, si beve km. come l’acqua. <br><br> <b>Mr. BBruciato:</b> Una vera colonna del gruppo. Un giocherellone da premio oscar, ma sempre attento e scrupoloso nel suo compito di Road Captain tanto da portare la piantina della città anche in bagno. Ha un cuore grande come i suoi piedi (46) e ama il Forum come pochi. Non c’è una foto dove è serio. <br><br> <b>Federica:</b> Accetta il viaggio unica donna e ne trae spunto per studi applicati di psicologia. Inoltre non si lamenta mai dote rara in una donna. Voleva visitare il museo di Dalì a 200 km. da Barcellona ma il marito gli ha dato il 2 di picche. Sarà per la prossima volta. Promesso. <br><br> <b>Mr. Mac Nela:</b> Si è portato i colori da Roma e li ha fatti cucire al raduno. Grande. Prezioso aiuto per la lingua e per la conoscenza della città. Accetta tutte le scelte del gruppo senza protestare. Gira sempre con la macchina fotografica. Ha problemi con il sole. Non riesco ad immaginarlo arrabbiato. Subisce anche lui il furto di un piccolo pezzo di moto. Stà prendendo il virus del forvm. <br><br> <b>Mr. Spillo:</b> E che problema c’è ! E’ la frase con cui affronta le difficoltà che si presentano, e sempre con il sorriso. Anche lui accetta tutte le proposte del gruppo senza protestare. E’ un altro colpito in pieno dal virus del forvm. <br><br> <b>Mr. Trix:</b> E’ lui l’organizzatore del viaggio. Ha lavorato tanto per questa vacanza e per questo ogni tanto si prende delle giuste pause di riflessione a casa,al mare. Un punto di riferimento per tutti, scatena la mania delle lavatrici. Acquista un mini casco e non lo toglie più. Colpito anche lui dal virus del forvm. <br><br>

Mr.Calimero

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