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Interviste

La Notte dei Gufi – Il “battesimo” di Alberto Navarra nel Forvm Roma Chapter

Roma – Gubbio, 08/09 marzo 2025

La Notte dei Gufi è un run nato nel 2023, giunto alla sua terza edizione, che si inserisce nell’usanza di inaugurare la stagione motociclistica del Chapter con un’avventura speciale. La tradizione vuole che si viaggi di notte, come uno stormo di gufi che si sposta verso una meta sconosciuta, con la guida affidata ai Primary Officer del Chapter. Si guida per molte ore, attraversando ambienti diversi, dalle colline alle montagne, assaporando il gusto del viaggio e della scoperta. Quest’anno, il Chapter, con i suoi 48 partecipanti e relative Harley-Davidson, ha esplorato l’Umbria, spingendosi fino a Gubbio, antichissima città incastonata al confine con le Marche. Il piccolo comune ha una storia millenaria ed è stato un centro politico e sociale. Per secoli, è stato il crocevia tra la sponda tirrenica e quella adriatica dell’Italia. Le sue tradizioni cristiane sono ben radicate, e tra i suoi ricordi non può mancare lo storico aneddoto di San Francesco che incontrò un lupo durante il suo cammino, riuscendo miracolosamente ad ammansirlo. Il rientro a Roma, nella nostra Caput Mundi, è avvenuto il giorno successivo con una sosta al pacifico lago Trasimeno, dove i soci sono stati ospiti della Locanda dei Pescatori, un piccolo ed accogliente locale gestito dalla cooperativa dei pescatori del lago, che da oltre 90 anni calano le loro reti e aspettano che il pesce si faccia catturare.

Tra i nostri soci abbiamo avuto il piacere di accogliere Alberto Navarra, al quale abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza.

“Caro Alberto, è stato il tuo primo run, la tua prima uscita di gruppo in moto con il Chapter; se dovessi descrivere questa esperienza a un giovane che sogna di diventare motociclista, cosa gli racconteresti?”

Se dovessi spiegare a un giovane aspirante motociclista cosa significa il primo run con un Chapter, gli direi che è come varcare una soglia. Non sei più solo tu e la tua moto, ma diventi parte di uno stormo, di un flusso di fari che tagliano la notte, di un rombo che si fonde in un’unica sinfonia. La Notte dei Gufi non è solo un run, è un rito: strade silenziose, motori che rompono il silenzio dell’imbrunire, quella sensazione di libertà che solo chi ha guidato di notte può capire. E soprattutto, la consapevolezza che non sei mai solo: il gruppo è con te, una famiglia su due ruote che si muove compatta.

“Il viaggio on the road è spesso narrato come metafora della vita. Abbiamo attraversato la Sabina laziale, poi la Valnerina tra i monti Sibillini, proseguendo verso l’Appennino Umbro-Marchigiano, abbracciati dal rosso vermiglio del tramonto riflesso sulle nuvole, fino ad arrivare a Gubbio. Quali sono stati i tuoi pensieri ammirando questi paesaggi?”

Abbiamo percorso terre che sembravano sussurrarci storie antiche. I colori tenui di un inverno che si leva, strade che cambiavano sotto le nostre ruote mentre il tramonto incendiava il cielo. Guardavo quel rosso che si specchiava sulle nuvole e pensavo che la vita è proprio così: strade sconosciute, curve inaspettate, ma se hai la compagnia giusta, non importa dove vai, conta solo il viaggio. Al di là del mio amore per il viaggio, ho anche pensato alla necessità di concentrarmi sulla guida, rispettando le andature e prestando attenzione alla sicurezza di chi mi viaggiava vicino.

“Viaggiare senza conoscere la destinazione e quindi non avendo idea della strada che avremmo percorso, né per quanto tempo avremmo cavalcato in sella alle nostre moto, che sensazione ti ha dato?”

Questa è stata forse la cosa più affascinante: partire senza conoscere la destinazione. Niente GPS, niente certezze, poche informazioni e tanti nomi da ricordare, ma tutto fattibile grazie all’organizzazione curata e alla fiducia riposta nel gruppo e nella strada. Una scommessa vinta, una sensazione quasi primitiva, un richiamo al puro spirito di avventura. Ogni chilometro era una sorpresa, ogni curva un nuovo capitolo della notte. È incredibile come, quando non sai dove stai andando, impari a goderti davvero il tragitto. Inoltre, ogni sosta portava sempre parole gentili nei miei confronti, qualcuno che mi chiedeva “Oh Albe, tutto ok? Sta andando bene?”. Dagli Officer al compagno vicino al bancone del bar, nessun privilegio, ma tanto desiderio di stare bene insieme.

“Raccontaci un aneddoto che ti porterai nel bagaglio dei ricordi.”

Visto che sono “nuovo”, mi prendo lo spazio per due aneddoti. La mattina, mentre attraversavamo alcuni campi diretti verso il lago Trasimeno, sulla destra abbiamo visto un gruppo di cavalli liberi al galoppo. Un’immagine potente, quasi un segno: le nostre moto, come loro, correvano senza briglie, spinte solo dalla voglia di libertà. Per un attimo, è sembrato che uomini, cavalli e motori fossero parte dello stesso respiro, dello stesso istinto selvaggio. E poi c’era la goliardia, quella che ti fa sentire parte del gruppo ancora prima di conoscerne tutti i volti. Al punto di raduno, Mr. Peanut (Massimiliano Ceccucci, uno dei soci Decanvs  più ironici) aveva preparato una piccola trappola per i nuovi arrivati. Con un’espressione seria, aspettava chiunque giungesse e chiedeva con aria preoccupata: “Ma poi… è venuto con te?”. L’ignaro motociclista, subito in allarme, rispondeva: “Ma chi?”, e il gruppo, in perfetto coro, esplodeva: “Sto ca###!”. Risate, leggerezza, goliardia: momenti che hanno cementato il gruppo e alleviato i silenzi, rendendo ogni attimo speciale. I briefing di sicurezza, fondamentali e impeccabili, sono stati illustrati dal nostro Safety Officer, Fabrizio Iannotti, che con grande competenza e attenzione ha assicurato che tutti fossero preparati e consapevoli delle regole per viaggiare in sicurezza. Questi momenti, nei quali la prudenza si fonde con il divertimento, diventeranno ricordi da raccontare nel tempo.

Ora capisco perché il Forvm Roma Chapter è così speciale. Qui non conta chi sei stato, da dove vieni o quanti chilometri hai macinato prima. Conta solo che ci sei, che hai voglia di condividere il viaggio con coscienza e delicatezza di cuore, che vuoi far parte di una famiglia allargata. E dopo questa notte, so di aver fatto la scelta giusta. GRAZIE per avermi portato a bordo!

Giovanni Stracquadaneo e Alberto Navarra