Sabato mattina, ore 9, tutti puntuali… o quasi! Mentre il gruppo aspetta l’ultimo partecipante, scommettendo sull’orario esatto in cui si presenterà, arriva lui, il nostro bellissimo Direttore; non partirà con noi, sarebbe dovuto essere dei nostri ma altri impegni lo costringeranno a raggiungerci solo domenica a pranzo, ma sto divagando. Paolo, Mr. Rain Man, non riesce proprio a lasciarci partire senza farci sentire il calore della sua presenza. Dopo gli insulti di rito da parte sua, il gruppo inizia a macinare chilometri. Prendiamo la SS2 Cassia, il lento borbottio dei nostri bicilindrici batte il ritmo mentre accarezziamo paesaggi che in questa splendida mattinata di metà maggio sembrano doversi ancora svegliare; tra sali e scendi e curve che sembrano uscite dallo stilo di Giotto arriviamo a Marta dove ci fermiamo per una sosta tecnico/tattica! Dopo un surreale siparietto con due simpaticissimi vigili del luogo, che con grazia e sorrisi cercano di farci capire che abbiamo parcheggiato “ad minchiam”, ripartiamo verso le mete del nostro peregrinaggio. Ebbene sì, mete… al plurale… siamo talmente tanti che nessun agriturismo ha la capacità di assorbire il Forvm nella totalità dei suoi partecipanti a questo Maremma Maiala Run. Prima affrontiamo tutti la strada bianca che porta all‘agriturismo “I Monti” che sarà la base operativa di questa fuga di 36 ore dalla realtà. Pranzo leggero, quanto ottimo e rifocillante, e per alcuni di noi è già ora di riaccendere il quadro, ingranare la prima e macinare i pochi chilometri che si frappongono tra le due strutture.
È pieno pomeriggio quando ci ritroviamo tutti alle terme di Saturnia, sbagliamo parcheggio, torniamo indietro, risbagliamo parcheggio, a un certo punto una macchina dei Carabinieri si ferma vicino a noi e i più già temono il peggio quando dal finestrino una voce ci dice: “Il proprietario del parcheggio vi sta ancora aspettando!” Ringraziate le divinità di tutti i pantheon e dopo aver ricevuto spiegazioni sul cancello da varcare finalmente parcheggiamo e i più estrosi s’infilano il costume per godersi le calde acque sulfuree del luogo!
Mentre qualcuno si gode il tiepido bagno gli altri allungano le gambe sotto i tavolini, godendosi il riparo da una pioggerellina che non ha effetto alcuno sullo stato d’animo dei partecipanti.
Dopo le terme, rapidamente riguadagniamo le stanze e i più solerti iniziano a preparare le libagioni per la serata.
Qui concedetemi di soprassedere, non per pudore o mera mancanza di voglia di scrivere, ma credo che più di mille parole questa volta valgano gli scatti della serata dei nostri meravigliosi Photographer: Marco e Giovanni!
Vi dirò solo che nelle campagne Toscane, in quella parte nascosta da boschi e cespugli risuonano ancora le risate cristalline di chi non ha ceduto al richiamo di Morfeo per godersi fino alla fine anche l’ultima strofa sbagliata e stonata!
La mattina dopo, stranamente, non si respira la solita atmosfera da “Torna a casa Lassie”! Sarà l’atmosfera cameratesca nata nella notte precedente, sarà la magia di questo luogo incantevole scovato dai nostri Cristiano “Mr. Caesar” e Silvano, ma il tempo sembra diluito, come se nessuno di noi abbia altro da fare al mondo, come se metterci in moto possa essere la nostra unica ragione di vita.
Saltiamo alla sosta, non perché la strada non sia stata memorabile ma per evitare di cadere in stantie ripetizioni di quanto già detto! Arriviamo a Capalbio e qui la bravura viene omaggiata dalla Fortuna. Sotto le mura ci riuniamo al buon Paolo arrivato in compagnia del nostro Past Assistant Director Massimiliano “Mr. Marble” che hanno voluto essere presenti almeno per questa mattinata. Troviamo un paese in festa, dopo aver assistito alla banda ed esserci disseminati tra vicoli e mura merlate ci ritroviamo davanti la chiesa principale dove alcuni di noi diventano protagonisti dello spettacolo dei falconieri… peccato la spiegazione storico/tecnico/politica sia stata così breve.
Con tutta questa bellezza negli occhi riprendiamo la strada per andare a pranzo. Da lì il rientro a Roma sarà questione di poco.
Per chi ha mancato di esserci, per chi avrebbe voluto essere con noi un solo avvertimento… nel 2026, se vedrete l’aggettivo Maiala nel nome di un’uscita del Forvm, prenotate senza timore. Se il buon giorno si vede dal mattino, questo run avrà una lunga quanto prospera vita.
Paul Mr. Mc Nela