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Maremma Maiala Run – 2025

Sabato mattina, ore 9, tutti puntuali… o quasi! Mentre il gruppo aspetta l’ultimo partecipante, scommettendo sull’orario esatto in cui si presenterà, arriva lui, il nostro bellissimo Direttore; non partirà con noi, sarebbe dovuto essere dei nostri ma altri impegni lo costringeranno a raggiungerci solo domenica a pranzo, ma sto divagando. Paolo, Mr. Rain Man, non riesce proprio a lasciarci partire senza farci sentire il calore della sua presenza. Dopo gli insulti di rito da parte sua, il gruppo inizia a macinare chilometri. Prendiamo la SS2 Cassia, il lento borbottio dei nostri bicilindrici batte il ritmo mentre accarezziamo paesaggi che in questa splendida mattinata di metà maggio sembrano doversi ancora svegliare; tra sali e scendi e curve che sembrano uscite dallo stilo di Giotto arriviamo a Marta dove ci fermiamo per una sosta tecnico/tattica! Dopo un surreale siparietto con due simpaticissimi vigili del luogo, che con grazia e sorrisi cercano di farci capire che abbiamo parcheggiato “ad minchiam”, ripartiamo verso le mete del nostro peregrinaggio. Ebbene sì, mete… al plurale… siamo talmente tanti che nessun agriturismo ha la capacità di assorbire il Forvm nella totalità dei suoi partecipanti a questo Maremma Maiala Run. Prima affrontiamo tutti la strada bianca che porta all‘agriturismo “I Monti” che sarà la base operativa di questa fuga di 36 ore dalla realtà. Pranzo leggero, quanto ottimo e rifocillante, e per alcuni di noi è già ora di riaccendere il quadro, ingranare la prima e macinare i pochi chilometri che si frappongono tra le due strutture.

È pieno pomeriggio quando ci ritroviamo tutti alle terme di Saturnia, sbagliamo parcheggio, torniamo indietro, risbagliamo parcheggio, a un certo punto una macchina dei Carabinieri si ferma vicino a noi e i più già temono il peggio quando dal finestrino una voce ci dice: “Il proprietario del parcheggio vi sta ancora aspettando!” Ringraziate le divinità di tutti i pantheon e dopo aver ricevuto spiegazioni sul cancello da varcare finalmente parcheggiamo e i più estrosi s’infilano il costume per godersi le calde acque sulfuree del luogo!

Mentre qualcuno si gode il tiepido bagno gli altri allungano le gambe sotto i tavolini, godendosi il riparo da una pioggerellina che non ha effetto alcuno sullo stato d’animo dei partecipanti.

Dopo le terme, rapidamente riguadagniamo le stanze e i più solerti iniziano a preparare le libagioni per la serata.

Qui concedetemi di soprassedere, non per pudore o mera mancanza di voglia di scrivere, ma credo che più di mille parole questa volta valgano gli scatti della serata dei nostri meravigliosi Photographer: Marco e Giovanni!

Vi dirò solo che nelle campagne Toscane, in quella parte nascosta da boschi e cespugli risuonano ancora le risate cristalline di chi non ha ceduto al richiamo di Morfeo per godersi fino alla fine anche l’ultima strofa sbagliata e stonata!

La mattina dopo, stranamente, non si respira la solita atmosfera da “Torna a casa Lassie”! Sarà l’atmosfera cameratesca nata nella notte precedente, sarà la magia di questo luogo incantevole scovato dai nostri Cristiano “Mr. Caesar” e Silvano, ma il tempo sembra diluito, come se nessuno di noi abbia altro da fare al mondo, come se metterci in moto possa essere la nostra unica ragione di vita.

Saltiamo alla sosta, non perché la strada non sia stata memorabile ma per evitare di cadere in stantie ripetizioni di quanto già detto! Arriviamo a Capalbio e qui la bravura viene omaggiata dalla Fortuna. Sotto le mura ci riuniamo al buon Paolo arrivato in compagnia del nostro Past Assistant Director Massimiliano “Mr. Marble” che hanno voluto essere presenti almeno per questa mattinata. Troviamo un paese in festa, dopo aver assistito alla banda ed esserci disseminati tra vicoli e mura merlate ci ritroviamo davanti la chiesa principale dove alcuni di noi diventano protagonisti dello spettacolo dei falconieri… peccato la spiegazione storico/tecnico/politica sia stata così breve.

Con tutta questa bellezza negli occhi riprendiamo la strada per andare a pranzo. Da lì il rientro a Roma sarà questione di poco.

Per chi ha mancato di esserci, per chi avrebbe voluto essere con noi un solo avvertimento… nel 2026, se vedrete l’aggettivo Maiala nel nome di un’uscita del Forvm, prenotate senza timore. Se il buon giorno si vede dal mattino, questo run avrà una lunga quanto prospera vita.

Paul Mr. Mc Nela

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Run delle Vestali 2025

(foto dei soci)

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Cip Run, 25 Maggio 2025

(ph by Mr Giovanni)

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Cip Run, 25 Maggio 2025 – Una giornata da ricordare

Oggi abbiamo vissuto un’altra intensa giornata nel ricordo del nostro caro Direttore, Pierluigi – Mr. Big Onion, scomparso prematuramente nel 2018. Tutto ebbe inizio con la prima edizione del memorial, organizzata con passione e cura da Germano – Mr. Trump e Marco – Mr. Beerau nella sua amata Corsica. Era il 2019, e quell’evento vide la partecipazione di oltre 80 soci. Da allora, ogni anno, si è rinnovata una manifestazione di affetto che è andata ben oltre il semplice ritrovo: è diventata un simbolo di unione e memoria.
Il giro di quest’anno è stato curato con attenzione dal nostro Activities Officer, Mr. Antonio, con destinazione la suggestiva Abbazia di Fossanova, raccontata con entusiasmo e precisione sui social dalla nostra Francesca – Mrs. Milka.
L’appuntamento era alle 9:00, al celebre “Fungo” dell’EUR. Ad accoglierci con il suo saluto caloroso c’era anche il Past Director, Paul Mr. Mc Nela, che ha voluto essere presente. Dopo il consueto briefing sulla sicurezza tenuto dal Safety Officer, Mr. Fabrizio, insieme all’Head Road Captain, Mr. Spillo e una breve presentazione della giornata, ben 107 soci, in sella a oltre 60 moto, hanno preso parte al giro. Tra loro anche Gloria, moglie del nostro caro Cip, la mia  “zavorrina” per l’occasione.
Coordinati in modo impeccabile dai nostri Road Captain, abbiamo attraversato il G.R.A., imboccato la storica Via Appia, e proseguito attraverso i Castelli Romani, Giulianello, Cori, e Norma, da cui abbiamo affrontato i tornanti in discesa che ci hanno condotti fino a Sermoneta, a pochi chilometri dalla meta finale.
Ad attenderci c’erano Alessandra e Chiara, le figlie di Pierluigi, insieme ai rispettivi compagni, Stefano e Davide. Parte integrante della nostra grande famiglia, la loro presenza ha reso il momento ancora più significativo. Non è voluto mancare nemmeno il nostro dealer Stefano, accompagnato da Francesca, a conferma di quanto questo appuntamento sia importante per tutti noi.
Dopo una visita all’incantevole Abbazia di Fossanova, ci siamo ritrovati a tavola in un ristorante della zona, scelto con cura dal nostro “livornese doc”. Tra risate, racconti e ricordi, il tempo è volato, lasciandoci nel cuore un senso di gratitudine e appartenenza.
Sulla via del ritorno, ognuno di noi portava con sé la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di speciale.
Pierluigi era come un fratello per me. Nei suoi ultimi tempi, non c’è stato giorno che non abbiamo trascorso insieme, a progettare, sognare e costruire il futuro del Chapter, sempre in sintonia con l’allora Assistant Director, Paul. Ci ha lasciato un’eredità preziosa: la sua splendida famiglia e un modo di vivere che ancora ci guida.
C’è un pensiero che spesso riaffiora quando ricordo Pierluigi, un aforisma che lessi in occasione del suo ultimo saluto, e che oggi più che mai sento il bisogno di condividere:
“Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un’ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene, una parola per ferirla… ma non basta una vita per dimenticarla.”
Ciao Pier, piccolo grande Uomo.
Rimani con noi, ad ogni curva, in ogni viaggio, in ogni sorriso.

Paolo – Mr. Rain Man

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Maremma Maiala (ph Mr Marco)

(17-18 Maggio 2025)

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Maremma Maiala (ph Mr Giovanni)

(17-18 Maggio 2025)

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Interviste

La Notte dei Gufi – Il “battesimo” di Alberto Navarra nel Forvm Roma Chapter

Roma – Gubbio, 08/09 marzo 2025

La Notte dei Gufi è un run nato nel 2023, giunto alla sua terza edizione, che si inserisce nell’usanza di inaugurare la stagione motociclistica del Chapter con un’avventura speciale. La tradizione vuole che si viaggi di notte, come uno stormo di gufi che si sposta verso una meta sconosciuta, con la guida affidata ai Primary Officer del Chapter. Si guida per molte ore, attraversando ambienti diversi, dalle colline alle montagne, assaporando il gusto del viaggio e della scoperta. Quest’anno, il Chapter, con i suoi 48 partecipanti e relative Harley-Davidson, ha esplorato l’Umbria, spingendosi fino a Gubbio, antichissima città incastonata al confine con le Marche. Il piccolo comune ha una storia millenaria ed è stato un centro politico e sociale. Per secoli, è stato il crocevia tra la sponda tirrenica e quella adriatica dell’Italia. Le sue tradizioni cristiane sono ben radicate, e tra i suoi ricordi non può mancare lo storico aneddoto di San Francesco che incontrò un lupo durante il suo cammino, riuscendo miracolosamente ad ammansirlo. Il rientro a Roma, nella nostra Caput Mundi, è avvenuto il giorno successivo con una sosta al pacifico lago Trasimeno, dove i soci sono stati ospiti della Locanda dei Pescatori, un piccolo ed accogliente locale gestito dalla cooperativa dei pescatori del lago, che da oltre 90 anni calano le loro reti e aspettano che il pesce si faccia catturare.

Tra i nostri soci abbiamo avuto il piacere di accogliere Alberto Navarra, al quale abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza.

“Caro Alberto, è stato il tuo primo run, la tua prima uscita di gruppo in moto con il Chapter; se dovessi descrivere questa esperienza a un giovane che sogna di diventare motociclista, cosa gli racconteresti?”

Se dovessi spiegare a un giovane aspirante motociclista cosa significa il primo run con un Chapter, gli direi che è come varcare una soglia. Non sei più solo tu e la tua moto, ma diventi parte di uno stormo, di un flusso di fari che tagliano la notte, di un rombo che si fonde in un’unica sinfonia. La Notte dei Gufi non è solo un run, è un rito: strade silenziose, motori che rompono il silenzio dell’imbrunire, quella sensazione di libertà che solo chi ha guidato di notte può capire. E soprattutto, la consapevolezza che non sei mai solo: il gruppo è con te, una famiglia su due ruote che si muove compatta.

“Il viaggio on the road è spesso narrato come metafora della vita. Abbiamo attraversato la Sabina laziale, poi la Valnerina tra i monti Sibillini, proseguendo verso l’Appennino Umbro-Marchigiano, abbracciati dal rosso vermiglio del tramonto riflesso sulle nuvole, fino ad arrivare a Gubbio. Quali sono stati i tuoi pensieri ammirando questi paesaggi?”

Abbiamo percorso terre che sembravano sussurrarci storie antiche. I colori tenui di un inverno che si leva, strade che cambiavano sotto le nostre ruote mentre il tramonto incendiava il cielo. Guardavo quel rosso che si specchiava sulle nuvole e pensavo che la vita è proprio così: strade sconosciute, curve inaspettate, ma se hai la compagnia giusta, non importa dove vai, conta solo il viaggio. Al di là del mio amore per il viaggio, ho anche pensato alla necessità di concentrarmi sulla guida, rispettando le andature e prestando attenzione alla sicurezza di chi mi viaggiava vicino.

“Viaggiare senza conoscere la destinazione e quindi non avendo idea della strada che avremmo percorso, né per quanto tempo avremmo cavalcato in sella alle nostre moto, che sensazione ti ha dato?”

Questa è stata forse la cosa più affascinante: partire senza conoscere la destinazione. Niente GPS, niente certezze, poche informazioni e tanti nomi da ricordare, ma tutto fattibile grazie all’organizzazione curata e alla fiducia riposta nel gruppo e nella strada. Una scommessa vinta, una sensazione quasi primitiva, un richiamo al puro spirito di avventura. Ogni chilometro era una sorpresa, ogni curva un nuovo capitolo della notte. È incredibile come, quando non sai dove stai andando, impari a goderti davvero il tragitto. Inoltre, ogni sosta portava sempre parole gentili nei miei confronti, qualcuno che mi chiedeva “Oh Albe, tutto ok? Sta andando bene?”. Dagli Officer al compagno vicino al bancone del bar, nessun privilegio, ma tanto desiderio di stare bene insieme.

“Raccontaci un aneddoto che ti porterai nel bagaglio dei ricordi.”

Visto che sono “nuovo”, mi prendo lo spazio per due aneddoti. La mattina, mentre attraversavamo alcuni campi diretti verso il lago Trasimeno, sulla destra abbiamo visto un gruppo di cavalli liberi al galoppo. Un’immagine potente, quasi un segno: le nostre moto, come loro, correvano senza briglie, spinte solo dalla voglia di libertà. Per un attimo, è sembrato che uomini, cavalli e motori fossero parte dello stesso respiro, dello stesso istinto selvaggio. E poi c’era la goliardia, quella che ti fa sentire parte del gruppo ancora prima di conoscerne tutti i volti. Al punto di raduno, Mr. Peanut (Massimiliano Ceccucci, uno dei soci Decanvs  più ironici) aveva preparato una piccola trappola per i nuovi arrivati. Con un’espressione seria, aspettava chiunque giungesse e chiedeva con aria preoccupata: “Ma poi… è venuto con te?”. L’ignaro motociclista, subito in allarme, rispondeva: “Ma chi?”, e il gruppo, in perfetto coro, esplodeva: “Sto ca###!”. Risate, leggerezza, goliardia: momenti che hanno cementato il gruppo e alleviato i silenzi, rendendo ogni attimo speciale. I briefing di sicurezza, fondamentali e impeccabili, sono stati illustrati dal nostro Safety Officer, Fabrizio Iannotti, che con grande competenza e attenzione ha assicurato che tutti fossero preparati e consapevoli delle regole per viaggiare in sicurezza. Questi momenti, nei quali la prudenza si fonde con il divertimento, diventeranno ricordi da raccontare nel tempo.

Ora capisco perché il Forvm Roma Chapter è così speciale. Qui non conta chi sei stato, da dove vieni o quanti chilometri hai macinato prima. Conta solo che ci sei, che hai voglia di condividere il viaggio con coscienza e delicatezza di cuore, che vuoi far parte di una famiglia allargata. E dopo questa notte, so di aver fatto la scelta giusta. GRAZIE per avermi portato a bordo!

Giovanni Stracquadaneo e Alberto Navarra

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Run dal tramonto all’alba

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Run dal Tramonto all’alba

Quanto sei bella Roma quann’è sera …

Eh sì, è proprio bella Roma, di notte, in moto con gli amici.

Ma cominciamo dal principio. 

Sabato 9 maggio si è svolto il primo Run “Dal Tramonto all’Alba” organizzato dal Forvm Roma Chapter, una novità assoluta ideata dal vulcanico Cristiano con l’ausilio di Filippo e Sandro nella scelta dell’itinerario.

Appuntamento alle 17 in concessionaria. Saluti, baci, breve briefing dei paladini della sicurezza in strada Sandro e Fabrizio e, dopo una breve spiegazione del giro a cura di Cristiano, tutti in moto per la partenza.

Dopo l’inevitabile G.R.A., prendiamo la via Flaminia e cominciamo ad intravedere le bellezze della campagna romana, passando per Riano, Castelnuovo di Porto e Campagnano fino a raggiungere, dopo una serie di curve infinite, la Cassia. 

Il transito del nostro numeroso gruppo non passa certo inosservato e sono molte le persone che ci riprendono con il loro telefonino e ci salutano, quasi ci stessero aspettando da ore.

Il sapiente Head Road Captain, Spillo, ci conduce comunque tra noccioleti e campi arati fino a Viterbo, su strade piene di curve divertenti, panorami mozzafiato, il lago di Vico sulla sinistra e una spolverata di grandine ai bordi della strada; insomma non ci fa mancare quasi nulla.

Dopo un breve pit-stop per rifornimento e per “un’incipriata” per le signore, si riparte attraversando Viterbo in direzione Montefiascone. La nostra meta è il lungolago di Bolsena, che ci accoglie nell’ora più bella, quella del tramonto. Un tramonto infuocato e imperdibile con pennellate di rosa, rosso, arancio, che si intrecciano con le nubi celeste scuro. 

Un colpo d’occhio veramente eccezionale dove ciò che colpisce, oltre alla natura, è la scia di lucine rosse delle moto che si inseguono sui saliscendi delle strade della Tuscia: uno spettacolo affascinante, quasi ipnotico.

Verso le 21,30 arriviamo, dopo qualche metro in mezzo alla polvere e alla ghiaia, all’agriturismo “La Nuova Fattoria”; un posto incantevole dove ci hanno servito un ottimo e ricco antipasto, un primo stellare e dolce finale. Veramente una scelta azzeccata!!!

Durante le cena il momento topico è il festeggiamento di Elisa, la più giovane dei soci del Chapter con i suoi 20 anni, che ha scelto gli amici del Forvm Roma per diventare un po’ più “grande”.

Alle 00,15 si riparte, in sella alle moto, per il rientro a Roma con un itinerario diverso che ci porta verso il mare di Civitavecchia e da lì tutta la via Aurelia, con la luna che si specchia sul mare, fino a piazza Irnerio.

Arrivati a Roma il sorriso si allarga sul volto di tutti; la Città Eterna ci accoglie in tutto il suo splendore, lasciandosi accarezzare nelle vie più belle a partire da Via Piccolomini con la sua incomparabile vista sul Cupolone!

Il giro prosegue sotto San Pietro, il lungotevere per poi inerpicarsi su fino al Gianicolo, posto magico per tutti i romani.

Il panorama non lascia dubbi: Roma sei bellissima anche alle 03,30 del mattino!!

Ad attenderci, una gradita quanto sperata sorpresa: maritozzi con la panna che i solerti Filippo e Stanislao si sono prodigati a portare.

Tutti ne mangiano almeno metà, qualcuno fa il bis, ma non mancano gli affamati e golosi che non contano neanche più quanti ne hanno presi. Addio dieta per qualcuno, chi sarà? Mah!

Dopo le foto di rito sotto il monumento di Garibaldi, qualcuno si ritira verso casa ma qualcun altro continua questa magnifica avventura notturna fino all’alba, come da programma, immortalando le prime luci che risvegliano la città.

Non c’è che dire, un Run veramente riuscito che ha coinvolto 67 soci tutti pienamente soddisfatti e già pronti per la prossima edizione.

Un ringraziamento va a tutti coloro che si sono impegnati per l’eccellente riuscita di questo inedito Run. Una menzione speciale va al nostro Director Paolo -Mr. Rain Main- che, chiudendo sempre il gruppo durante i nostri trasferimenti stradali, appare come un genitore amorevole che si prende cura della numerosa prole.

Alla prossima allora !!

Federica

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The brotherlands run 2025